NOI E I NOSTRI CANI: L’ANSIA DA SEPARAZIONE

21/8/2024
Curiosità

Risolvere il problema dell’ansia eccessiva del nostro cane quando usciamo di casa.

Nell’articolo precedente abbiamo trattato di quanto sia importante la corretta comunicazione uomo-cane. Questa gioca un ruolo determinante anche in uno dei problemi più comuni e diffusi: l’ansia da separazione.

CHE COS’È
La sindrome dell’abbandono, o ansia da separazione, è una patologia che genera uno stato di panico più o meno forte nell’animale quando il proprietario è assente. È diversa dal semplice senso di mancanza che il cane percepisce quando è da solo, si tratta di un disturbo motivato molto spesso da un iper-attaccamento nei confronti di uno o più individui della famiglia.

Naturalmente un cucciolo appena portato nella nuova casa tenderà a piangere una volta lasciato solo, e così può accadere quando ci sono cambiamenti nella routine familiare, per esempio quando qualcuno in famiglia se ne va, per esempio per studi universitari, o un familiare dopo una vacanza ritorna al lavoro, ecc. Questi non sono necessariamente casi di ansia da separazione, in natura i cani tendono a stare in branco, non da soli.

Lo stato di ansia eccessiva si manifesta in varie modalità: movimenti circolari ossessivi, guaiti, abbai forti e costanti, ululati, spesso il cane scava in modo ossessivo oppure tende a saltare fuori dalle finestre o per tutta la casa, in altri casi urina e defeca o si accanisce sui mobili, il divano, o qualunque altra cosa gli capiti a portata di bocca, per manifestare il proprio disagio e/o paura.

Ci sono più cause che spesso sono concomitanti: la più importante, però, è una comunicazione non corretta con l’animale: per trasmettere al cane una informazione dobbiamo farlo nella sua lingua e in un modo che possa comprendere.

COSA FARE
La sindrome dell’abbandono non è un problema che il cane possa gestire da solo, richiede un cambiamento di approccio da parte del proprietario e in alcuni casi l’aiuto di un esperto: la buona notizia è che si può tranquillamente risolvere.

Per prima cosa dovremmo cominciare a correggere con gentilezza ma fermezza il suo continuo seguirci in ogni stanza della casa: a questo proposito è utile preparare uno spazio tutto suo, specificamente dedicato a lui, con i suoi giocattoli, la sua coperta, un luogo in cui il cane si senta a suo agio e tranquillo. Lo premieremo quando si metterà tranquillo in quest’area.

Applicando questi consigli inviamo un messaggio chiaro: tu puoi stare bene anche lontano da me.

È fondamentale, tuttavia, far sfogare il cane prima di andare via di casa, ma non basta una semplice uscita per fare i suoi bisogni, bisogna farlo correre molto, tirargli palline, farlo giocare e divertirsi in modo che parte delle energie vengano utilizzate in modo soddisfacente per lui.

Per venire incontro alle necessità di chi non ha la possibilità di farlo, molto utile è il servizio di asilo diurno che svolgono alcuni centri cinofili: qui i cani sono ospiti nel tempo in cui il proprietario è al lavoro e possono correre e giocare con i loro simili interagendo e apprendendo lezioni fondamentali in modo naturale. Possono così sfogare le energie in eccesso e imparare e gestire le proprie emozioni direttamente dal branco e sotto la supervisione dell’istruttore.

Un’altra importante lezione da imparare è: quando usciamo di casa o entriamo, dobbiamo resistere alla tentazione di fargli coccole, abbracciarlo, e fargli festa: lasciamo passare alcuni minuti ignorandolo. Se non lo facessimo lui capirebbe che lo premiamo quando eccede nelle sue emozioni incontrollate. Naturalmente, una volta risolto il problema, potremo coccolarlo ogni volta che vorremo.

Più il cane impara a essere equilibrato, ad essere sicuro di sé e tranquillo anche senza il proprietario, meno manifesterà comportamenti non opportuni come la sindrome dell’abbandono. Essa deriva dal non aver lavorato sulla sua individualità rendendolo consapevole delle proprie potenzialità e rassicurandolo che può stare bene anche senza di noi.

STRUMENTI UTILI: KONG E MASTICATIVI
Per aiutare il cane a rilassarsi prima di uscire, potremmo dargli un Kong, acquistabile nei negozi per animali: è essenzialmente un giocattolo cavo dentro cui si inserisce del cibo che risulterà difficile da estrarre per il cane. Questa attività lo distrarrà abbastanza per evitare di concentrarsi eccessivamente sull’assenza del proprietario che assocerà al piacevole mordicchiare e alla ricompensa del cibo e quindi sembrerà meno stressante.

Possono essere utili anche i cosiddetti masticativi: mordicchiare ossa o corni di bufalo o oggetti di pelle arrotolata induce e stimola endorfine che fungono anche da sostanze rilassanti.

CHIEDERE AIUTO
Se nonostante l’applicazione di tutti questi consigli non si ottengono i risultati sperati si può chiedere aiuto a un esperto che ci aiuterà a rendere la vita con il nostro cane un meraviglioso viaggio con tantissime piacevoli sorprese da scoprire.


Articolo realizzato con la collaborazione del Tenerife Dog Boarding and Training, pensione per cani, asilo diurno, educazione cinofila, dog walking e molto altro.

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