Nazisti alle Canarie: spie, petrolio e basi segrete nella storia oscura dell’arcipelago

3/7/2024
Editoriali

La storia dei rapporti tra la Germania di Hitler e le Isole Canarie è complessa ma evidenzia particolari degni di interesse e poco noti: nonostante la storica e cospicua presenza di cittadini britannici nell’arcipelago, già dal XIX secolo esistevano fiorenti comunità tedesche che comprendevano molte famiglie con figli in età scolare. Questo perché le Isole Canarie erano sempre state ritenute fondamentali per le mire coloniali in Africa del governo tedesco ed era stata attuata una politica di discreta presenza di autorità diplomatiche e cittadini abbienti con amicizie influenti in Spagna e sulle isole che in caso di necessità si tramutavano in spie insospettabili.

Soprattutto negli anni ‘20 e ‘30 il III Reich fece uno sforzo concreto per aumentare la diffusione dell’ideologia nazista alle Canarie mediante club e istituti scolastici per cittadini tedeschi. Seguendo la naturale propensione culturale germanica all’associazione in bund (leghe o associazioni), i tedeschi alle Canarie tendevano a raggrupparsi in nutriti gruppi che si occupavano dell’educazione scolastica, culturale, e anche di organizzare escursioni o occasioni di svago. Esempi sono la sede del Deutscher Club a Las Palmas, fondato nel 1920, e del Colegio Alemán.

A Tenerife le lezioni scolastiche in lingua tedesca cominciarono nel 1920 nella casa del console Jacob Ahlers, a Santa Cruz, subito imitato da altre famiglie della medesima estrazione sociale e culturale: ciò portò alla creazione di scuole private a partire dal 1927 che eressero presto edifici adatti, uno dei quali si trovava in calle Enrique Wolfson.

In seguito, con il cancellierato di Hitler nel 1933, alcune di queste associazioni scolastiche e culturali, ma non tutte, abbracciarono entusiasticamente l’ideologia nazista sostenendo così l’espansione tedesca alle Canarie e furono soprattutto i diplomatici tedeschi sull’isola a curare l’osmosi ideologica alle Canarie creando Ortsgruppen (gruppi locali) nazisti.

Si occuparono di questo e dell’attività spionistica segreta il console tedesco a Las Palmas, August Friedrich Walther Sauermann, insieme al viceconsole Harald Flick, mentre a Tenerife erano attivi il console Jacob Ahlers coadiuvato dal viceconsole Ernst Albert Groth. Questi crearono una rete di collaboratori insospettabili e facilitarono la diffusione del nazismo alle Canarie. Inoltre, i porti dell’arcipelago erano spesso visitati da navi tedesche di vario tipo e in occasione della loro visita spesso si creavano eventi pubblici di rilievo per cementare l’amicizia ispano-tedesca: per esempio, nel 1935 la nave da crociera tedesca Karlsruhe attraccò a Tenerife e il capitano organizzò una festa per le autorità locali stupendole con la presenza di un dirigibile Zeppelin che volava sopra di loro.

Queste attività diplomatiche erano considerate da Hitler importanti ai fini di stabilire rapporti di amicizia durevoli che sarebbero risultati importantissimi durante la guerra, pianificata già da molti anni: per questo i capitani delle navi che facevano tappa nei porti spesso ricevevano l’incarico di valutare le comunità locali tedesche e la diffusione dell’ideologia nazista nella società canaria. In pratica erano reclutati occasionalmente come spie.

Allo stesso tempo si organizzavano manifestazioni di affetto nei confronti dei marinai delle navi tedesche con striscioni e cartelli che inneggiavano a Hitler o alla Germania: tutto questo si inquadrava nell’efficace comunicazione pubblica e nella propaganda ideologica nazista all’estero, proponendo un’immagine gioiosa e positiva del nazismo.

Petrolio e basi segrete alle Canarie

La posizione chiave nell’Atlantico delle isole della Macaronesia e in particolare delle Canarie si rivelò fondamentale per il III Reich sia nella guerra sottomarina che per la Luftwaffe. Alle Canarie già dagli anni ‘30 c’erano molti agenti di Hitler in posizioni chiave, come i già citati nei consolati, a Las Palmas de Gran Canaria o Santa Cruz de Tenerife, che in realtà lavoravano per i Servizi Segreti tedeschi.

Si può dire che negli anni ’30 e ’40 le Canarie pullulavano di spie naziste e dei loro collaboratori, i quali, dietro una facciata di attività commerciali internazionali, erano anche, chi occasionalmente chi come membro effettivo, impiegati dai servizi segreti tedeschi che preparavano una rete di basi segrete di approvvigionamento per gli U-boot, la marina tedesca e la Luftwaffe. Il console Jakob Ahlers, a Santa Cruz de Tenerife, già dalla Prima guerra mondiale, era una delle autorità che garantivano commerci e servizi bancari tra Tenerife e la Germania: fu una delle personalità coinvolte nella disposizione di trasformare le raffinerie di petrolio di Santa Cruz de Tenerife in una fonte di approvvigionamento per gli U-boot già nell’agosto del 1938.

La raffineria, di proprietà della CEPSA (Compania Espanola de Petróleos, Sociedad Anónima) produceva 5000 barili di petrolio al giorno ed era nelle mire della Royal Dutch Shell e della Standard Oil of New Jersey che già nel 1927 controllavano buona parte del petrolio spagnolo. Nel 1938 i tedeschi, attraverso i loro agenti, riuscirono ad acquistare il 50% della raffineria con accordi speciali per cui il petrolio grezzo proveniente da Messico e Venezuela veniva raffinato a Santa Cruz e inviato in Spagna, mentre il surplus veniva pompato nelle stive degli U-boot tedeschi e portato in Germania dove molto spesso diventava carburante per la Luftwaffe e la Kriegsmarine.

Tutto questo in previsione dell’inizio della Seconda guerra mondiale con l’invasione della Polonia: si stava creando una rete strategica di approvvigionamento nell’Atlantico lontana dalle rotte consuete e quindi meno pericolosa.

Tra il 14 luglio e il 14 agosto 1938 Hermann Göring inviò una spedizione segreta alle Canarie (ufficialmente si trattava di pescatori che cercavano di espandere le loro attività): la nave era il Richard Ohlrogge, un vascello attrezzato per la pesca nell’Atlantico ma aveva l’obiettivo di trovare aree isolate adatte alla creazione di basi segrete di supporto per l’Aviazione e la Marina. I “pescatori” scattarono un gran numero di fotografie e disegnarono mappe dettagliate delle coste e dell’entroterra di alcune delle Isole Canarie, tra cui Fuerteventura. Göring mantenne sempre il segreto sulla missione e su quelle successive che ne ricalcavano gli scopi, non informando né la Marina tedesca né il Ministero degli Esteri.

La figura principale per questa e altre operazioni fu Gustav Winter, un ingegnere elettrico che aveva lavorato in Spagna e a Gran Canaria: egli acquistò e fece ricostruire Villa Winter, nella parte più a sud di Fuerteventura, attrezzandola come base di supporto per gli U-boot e come aeroporto per la Luftwaffe. Ufficialmente collaborava con l’equipaggio della Ohlrogge nella ricerca di un sito per una fabbrica di pesce in scatola ma l’idea di una base di supporto ai sommergibili tedeschi era stata sua e lavorò alacremente per portarla a compimento.

La SS Ahnenerbe e l’archeologia spagnola alla ricerca degli Atlantidei ariani

Un altro aspetto poco noto riguarda le ricerche sulle Isole Canarie della sezione SS-Ahnenerbe (eredità ancestrale): si trattava dell’accademia di studi avanzati delle SS che riuniva i migliori ricercatori di varie discipline con lo scopo di ricercare tracce e vestigia dell’antica civiltà ariana nel mondo e oggetti ad essa connessi. La Ahnenerbe organizzò spedizioni di studio e ricerca in Tibet, Tirolo, Brasile, anche a Montsegur (Francia) alla ricerca del Graal, ecc. e destò l’interesse dell’archeologo e storico falangista Julio Martínez Santa Olalla, germanofilo e profondamente permeato degli ideali ariani. Egli si specializzò in Germania tra il 1927 e il 1932, e venne presto in contatto con gli ambienti della Ahnenerbe (Wolfram Sievers e Herman Wirth).

Attraverso questi contatti presentò le sue idee al capo delle SS Heinrich Himmler che ne fu ammaliato, al punto da invitarlo a Berlino per confrontarsi con gli altri studiosi. Si pianificò, anche grazie al sostegno del Ministro José Luis de Arrese y Marga che ne aveva discusso con Himmler, la creazione di un’istituzione simile in Spagna, alle dipendenze della Falange.

Nel 1939 la Ahnenerbe propose di organizzare una spedizione di scavi alle Canarie per studiare i rituali e le pratiche religiose degli antichi Guanches, la popolazione indigena: Himmler ne fu molto interessato poiché sapeva che essi erano biondi e con gli occhi azzurri e quindi in qualche modo ariani. In effetti, i ricercatori tedeschi credevano che le Canarie fossero i resti dell’antica Atlantide.

Tuttavia, lo scoppio della guerra non permise ai tedeschi di concentrarsi su questa missione ma la Ahnenerbe continuò a interessarsi del progetto e Sievers richiese nel 1944 a Santa Olalla i documenti e gli appunti delle sue ricerche in loco. Per questo si può presumere, ma è un’ipotesi che necessita di prove, che ricerche archeologiche alle Canarie per provare la radice ariana dei Guanches siano state effettivamente svolte da archeologi spagnoli.

In definitiva la presenza di nazisti nell’arcipelago è storicamente accertata dagli anni ’20 fino alla fine del secondo conflitto mondiale: c’è ancora molto su cui indagare e non è detto che la ricerca specialistica non riservi vere e proprie sorprese al riguardo.

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